Oggi parliamo di un ottima tastiera dal gusto vintage e dal feeling che ricorda le vecchie macchine per scrivere. Si perchè questo modello della Lo Free, quando premi i tasti meccanici, emette il tipico rumore delle vecchie macchine Olivetti, che forse chi ha almeno una quarantina d’anni ricorda piacevolmente.
Ma non è tutto qua, la Lo free si presenta con una retroilluminazione bianca molto curata, connessione bluetooth (ma anche tramite cavo USB), tasti intercambiabili e switch meccanici gateron Blue. Vai subito alla valutazione.
Recensione di Lo Free tastiera wireless
Ma partiamo dall inizio, ovvero dalla confezione, che si presenta di colore bianco candido con un piccolo logo LOFREE in verde applicato ad un lato del cartone. Una volta aperta, dentro troviamo la tastiera, che ha un peso notevole ed ottimi piedini gommati che la rendono stabilissima.
Poi abbiamo il cavo USB, una scatolina con alcuni tasti di colore diverso (in questo caso, verde acqua) che possono sostituire ad esempio lo shift, l’invio ed i tasti funzione, e per finire un foglietto di istruzioni.
Apriamo subito una parentesi sui colori disponibili: la nostra è bianca con tasti neri, ma potete trovare la Lo free anche nelle varianti turchese con tasti grigi e nera con tasti neri e rossi.
La retroilluminazione è regolabile con gli appositi tasti funzione (F5 e F6) su 4 diversi livelli. Sul lato destro troviamo invece i selettori che attivano o disattivano il bluetooth, e quello che permette di scegliere tra Windows/Android e iOS.
La ditta che la produce, la LO FREE ha sede a New York , ed e una start-up cresciuta grazie al crowdfunding. La tastiera vintage è acquistabile direttamente dal loro sito ad un prezzo di 129 dollari, circa 80 euro.
La prova pratica
Sto utilizzando la LO FREE per scrivere questa recensione, e devo dire che il feeling tattile dei tasti e la resistenza che pongono alla pressione sono molto piacevoli, soprattutto per quelli della mia età, che hanno imparato a digitare proprio sulle vecchie macchine per scrivere.
La retroilluminazione è assolutamente indispensabile almeno ad un livello minimo, perchè altrimenti si fatica a leggere il simbolo sui tasti. Se vogliamo trovare un aspetto negativo, alcuni tasti di utilizzo frequente sono un po’ piccoli e a volte si sbaglia a premere (sto parlando dello shift destro, del tasto backspace e del tab), ma forse è solo questione di farci l’abitudine.
Sicuramente ai produttori stava a cuore costruire un dispositivo facilmente portabile, compatto, dalle dimensioni contenute e così è… a scapito della grandezza dei tasti. Il layout è completamente compatibile con quello del mac, per cui con i tasti funzione puoi regolare la luminosità dello schermo, regolare il volume o attivare, per esempio, il launchpad.
Il tocco vintage è poi dato dagli switch gateron blue che imitano in maniera molto simile il suono di un tasto pigiato sulla macchina per scrivere: vero e proprio stile retrò in salsa moderna.
La Lo free funziona con una batteria ricaricabile al Litio, ed è dotata di una funzione di autospegnimento se non viene utilizzata. La durata della batteria? Va dai 6 mesi se tieni spenta la retroilluminazione, per arrivare ad una settimana se la tieni accesa al massimo. Con un illuminazione media, la tastiera resta carica per 2-3 settimane circa.
Altra caratteristica interessante è che la tastiera LoFreepuò essere collegata a ben tre dispositivi differenti e si può passare da un profilo all’altro semplicemente premendo fn+1, fn+2 o fn+3.
Conclusioni
Tirando le somme, siamo di fronte ad un ottima tastiera dal look veramente originale. Stabile, compatta e altamente funzionale grazie alla connessione bluetooth. Consigliatissima se vuoi distinguerti dalla massa con un oggetto di design dal sapore vintage, ed ovviamente se cerchi una tastiera meccanica affidabile, senza troppe pretese.