Come nasce la tastiera QWERTY, e cosa significa questa sigla? Ve lo diciamo subito: si tratta semplicemente delle lettere impresse sui primi sei tasti, posti su tutte le comuni tastiere in commercio nella prima fila.
Perché si usa la tastiera QWERTY?
Innanzitutto, chi ha inventato la tastiera QWERTY? La prima macchina per scrivere ad adottare questa disposizione è stata la Remington No.1 ideata da Christopher Sholes alla fine dell’800.
Il motivo principale per cui è stata adottata la disposizione QWERTY potrà sembrare banale, ma è legato al funzionamento della macchina stessa.
Come ben sapete, le vecchie macchine per scrivere utilizzavano dei bracci, che alla pressione dei tasti, andavano a comprimere un nastro impregnato d’inchiostro, stampando la lettera relativa sul foglio.
Questi bracci andavano spesso a collassare l’uno contro l’altro all’aumentare della velocità di battitura, ecco perché Scholes ha sentito il bisogno di mettere le lettere più comuni dell’alfabeto inglese (quindi Q, W, O, P ecc) in posizioni “più difficili” da raggiungere per le dita.
Questo avrebbe dovuto rallentare, secondo il suo parere, la velocità di battitura degli scrittori. Ora quindi sai perché la tastiera QWERTY si chiama così. Oltre alle comuni lettere dell’alfabeto, le tastiere QWERTY contengono anche tasti particolari che vengono premuti simultaneamente per digitare alcuni simboli o attivare funzioni.
Sto parlando dello shift, del tasto ctrl, del tasto alt ecc. Ad esempio, sai come si fa la chiocciola con una tastiera QWERTY? Basta tenere premuto il tasto “alt” e cliccare su quello “ò”, posto a destra della “L”.
Differenze tra QWERTY e DVORAK
La tastiera QWERTY si è trasformata col tempo in uno standard, non solo per le macchine per scrivere, ma anche per i computers.
C’è ancora qualcuno però che reputa migliore e più performante la disposizione brevettata nel 1936 da August Dvorak, che tra l’altro, può essere impostata ed utilizzata nella maggior parte dei sistemi operativi.
Il sistema ideato da Dvorak si pone concettualmente all’opposto della QWERTY, infatti dopo un approfondito studio della lingua inglese, egli ha preferito disporre le lettere più utilizzate al centro della tastiera con lo scopo di far compiere alle dita meno strada possibile.
Per lo stesso motivo, le lettere meno utilizzate sono state spostate verso l’esterno, e le vocali tutte sulla stessa linea centrale, in modo da alternare frequentemente l’utilizzo delle mani destra e sinistra.
Il fatto che un sistema sia migliore dell’altro non è mai stato confermato, in quanto gli scrittori esperti raggiungono la stessa velocità di battitura sia con QWERTY che con DVORAK.